Introduzione.
- 23 Novembre 2014 |
- Pubblicato in Canone Biblico
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Canone deriva dalla parola greca kanon che traduce l'ebraico qaneh e che significa canna. La canna è lo strumento più semplice usato nell'antichità per le misurazioni di lunghezza.
Una canna di una certa dimensione costituiva l'unità di misura, eventualmente divisa con delle tacche in misure minori . La parola canna veniva usata anche per indicare qualcosa che fungeva da autorità di misura, una norma riconosciuta da tutti.
Il canone sono quei libri che le comunità religiose riconoscono una volta per tutte come essenziali e perciò normativi per la fede quanto alla rivelazione divina. Nel canone, cioè in quei libri riconosciuti da tutti come canonici, normativi, è contenuta la rivelazione che è oggetto della fede.
In questa sezione cercheremo di ripercorrere il lungo processo che portò alla formazione del canone biblico del nuovo testamento alla luce anche delle recenti scoperte arceologiche. Tenendo conto della mancanza di una informazione specifica non desta meraviglia che la ricerca sulla messa in canone del Nuovo Testamento si scontri con molte questioni e problemi. Alcuni problemi sono specificatamente storici, come quelli che concernono la successione in cui le varie parti del Nuovo Testamento attinsero lo status canonico, i criteri per determinare la canonicità di un certo libro e l'importanza della parte avuta da Marcione e altri eretici nel promuovere il processo della messa in canone.